note critiche |
di Modesta Di Paola Casimiro Forte è un osservatore del mondo che ci circonda, è uno studioso attento, sempre pronto ad intrappolare le impressioni e farne pittura. La sua opera è un album da sfogliare, una sequenza di scene che percorrono il tracciato della vita in ogni istante, per ricordare ciò che egli ha conosciuto, amato e semplicemente visto. Così le sue tele e i suoi disegni diventano la trasposizione di un vero che non esiste più se non nella sua memoria. Le pennellate accompagnano con amore i profili, la pittura diventa poesia d'immagine, si scopre un mondo dove il pensiero ritorna al passato, e conserva nella pittura la percezione che si trasforma in sentimento. Così nel dolce e anche amaro ricordo nostalgico, raccolto su una striscia di fondo, azzura e lontana, "un mare immmoto" impone la sua identità ferita. Il mare è sempre lì, finché un alito soffierà creando le sue correnti, oltre il fiorire di ginestre gialle, o un uomo stanco e vecchio che tesse la sua rete, o ancora dietro pungenti ricci neri dal sapor di acqua marina. |